Il vino rosso d’estate è un tabù o un piacere al quale non si può rinunciare? Voi di che team siete?

D’estate si prediligono i vini bianchi, i rosati e le bollicine ma è possibile godere del piacere di una buona bottiglia di vino rosso d’estate? Da accompagnare a piatti più strutturati o da gustare ad esempio in abbinamento alle grigliate di carne.

I pregiudizi sul consumo dei vini rossi d’estate rimangono per molti ancora tanti e la moda imperante delle bollicine posiziona Champagne, Prosecco e Franciacorta ai primi posti della lista come amati sostituti da scegliere tout court in ogni occasione

Ma ci sono decisamente diversi ottimi motivi che potrebbero convincervi a non rinunciare al piacere del vino rosso anche nei mesi più caldi dell’anno. 

I vini rossi frizzanti da servire freddi

La prima considerazione da fare è di tipo culturale ed è la tradizione a venirci incontro con una vasta gamma di vini rossi naturalmente prodotti per essere serviti freddi. 

In primis Il Lambrusco, vino rosso italiano frizzante per eccellenza, le cui origini sembrano risalire all’età del bronzo. il poeta Virgilio ne lascia testimonianza nella Quinta Bucolica parlando di “vitis labrusca” e Plinio Il Vecchiolo descrive in Naturalis Historia come “singolare remedium ad refrigerandos in morbis corporum ardores”.

Lo stesso vale per la Bonarda dell’Oltrepò Pavese, la Barbera e in generale per tutti i vini rossi frizzanti la cui “durezza” viene maggiormente enfatizzata se serviti a basse temperature.

I vini rossi fermi da servire freschi

Ma non solo questa tipologia di vini rossi frizzanti, tipicamente serviti freddi, sono gli unici che si prestano ad essere conservati in frigo e quindi potenzialmente gradevoli da sorseggiare nelle calde giornate estive.

Ci sono anche alcune tipologie di uvaggi che è possibile bere freschi senza alterare gli equilibri degustativi del vino ma anzi valorizzandone il profilo.

Le basse temperature, infatti, sono in grado di risaltare acidità, sapidità e note tanniche e di gestire invece la dolcezza. Pensiamo ad esempio agli amari/liquori molto dolci e ad alta gradazione alcolica difficili da bere a temperatura ambiente.

Allo stesso modo possiamo trattare alcuni vini rossi, particolarmente alcolici e fruttati, come alcuni vini pugliesi particolarmente liquorosi, strutturati e con importanti note di frutti rossi. Il Negramaro del Salento, l’Aleatico di Puglia e il Salice Salentino. Ma non solo, La Lacrima di Morro, il Grignolinio di Monferrato e il Gutturnio.

Molti di voi resteranno inoltre stupiti sapendo che è usanza d’estate servire anche alcuni Chianti Classici a 18°C. Considerate sempre che se la temperatura esterna è di 35°C il calice di vino una volta versato si scalderà velocemente, quindi servirlo ad una temperatura più bassa, contribuirà a mantenere il vino ad una temperatura accettabile per la degustazione.

Le caratteristiche del vino rosso perfetto da bere in estate

Che caratteristiche deve avere quindi un vino rosso per poter essere servito fresco? Se dovessimo pensare ad un profilo da stilare, dovrebbe sicuramente avere una o più di queste caratteristiche:

  • Elevata acidità
  • Effervescenza
  • Giovinezza
  • Elevata aromaticità
  • Dolcezza
  • Freschezza
  • Bassa tannicità

I consigli dell’enoteca

Quali vini rossi scegliere da tenere in fresco quest’estate nelle vostre cantinette? Ecco qualche consiglio per lasciarvi sorprendere a seconda delle regioni che più preferite.

Oltre ai vini già citati, l’assortimento di scelte può essere ampliato con un’ampia selezione di altre etichette.

Tra le mie preferite e proposte sempre con successo alla mia affezionata clientela:

  • Valcalepio rosso: blend di uve Merlot e Cabernet Sauvignon, profumato e asciutto, da abbinare ai piatti di carni rosse e bianche, arrosti, cacciagione e formaggi.
  • Schiava: brioso, leggero, il tipico calice di vino da avere in tavola tutti i giorni. Piacevole e beverino è ideale a tutto pasto
  • Lagrein dell’ Alto Adige: aromatico con note fragranti di frutti di bosco, ciliegie fresche e violetta. Caratterizzato da pienezza vellutata e gradevole morbida acidità.
  • Cerasuolo di Vittoria: fruttato, dal sapore pieno e vellutato, dall’invitante colore rosso ciliegia.
  • Frappato: pochi tannini, fresco e prorompente. Al palato è morbido e vellutato.
  • Merlot: tra i vini più amati e diffusi in tutto il mondo. Morbido, succoso e avvolgente, caratterizzato da equilibrata acidità.
  • Montepulciano d’Abruzzo: color rosso rubino, fruttato e floreale, speziato e armonico.
  • Bolgheri rosso: fresco, equilibrato e caratterizzato da tannini morbidi.
  • Nebbiolo della Valtellina: floreale e balsamico, di grande equilibrio tra acidità e alcolicità.

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Giovanna Mastore